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Marketing offline: come creare una strategia vincente

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A furia di parlare del marketing online si rischia di perdere di vista una risorsa forse altrettanto importante, ovvero il marketing offline. In alcuni casi, e soprattutto se si ha a che fare con certi tipi di target, è semplicemente irrinunciabile.

Vale la pena dunque dedicare una breve ma esaustiva guida al marketing offline, circoscrivendo tecniche e attività, fornendo qualche consiglio per l’elaborazione di una strategia vincente. 

Cosa si intende per marketing offline

Definire il marketing offline non è difficile. Molto banalmente, con questa espressione si intendono le attività di marketing che vengono condotti attraverso strumenti non digitali: spazi pubblici, spazi privati, punti vendita fisici, tv, radio, giornali etc. 

A questo punto, è più interessante fornire una definizione di marketing, anche alla luce dei fraintendimenti e dei falsi convincimenti che lo coinvolgono.

Ebbene, il marketing non è l’insieme di tecniche che consentono di vendere un prodotto o un servizio. O, per meglio dire, è molto più di questo.

Può essere definito come l’insieme delle strategie e delle tecniche che le mettono in pratica, finalizzate al raggiungimento di determinati obiettivi, che possono essere legati all’aumento delle vendite come a qualcos’altro. Anche spostarsi verso un nuovo mercato, magari senza cambiamenti rilevanti di fatturato nel breve periodo, è marketing. Così come è marketing aumentare la brand awareness di un marchio poco conosciuto, per poi in un secondo momento puntare alle vendite.

Un’altra caratteristica del marketing tout court è la componente sistemica. Le azioni vengono infatti inserite all’interno di un meccanismo, caratterizzato almeno potenzialmente da scalabilità e modularità.

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I vantaggi del marketing offline rispetto al marketing online

Uno dei pregiudizi più diffusi circa il marketing offline consiste nell’anacronismo. Il marketing offline viene considerato obsoleto, in questo periodo dominato dai social e in generale dalle piattaforme online. 

Niente di più falso. Come già accennato, il marketing offline è in molti casi necessario. Di certo, apporta alcuni vantaggi oggettivi.

Raggiunge meglio particolari segmenti di pubblico. Internet è ormai un bene comune, ma è indubbio che alcune fasce di popolazione siano ancora oggetto di digital divide o comunque non abituate a utilizzare pc e smartphone. Il riferimento è ovviamente agli anziani. I prodotti e i servizi che si rivolgono a loro, quindi, devono essere promossi mediante tecniche di marketing offline.

Può essere facilmente integrata al digital. Uno dei pregi delle campagne di marketing offline consiste nelle capacità di integrazione con quelle digital. Integrazione che avviene in un verso e nell’altro. Per esempio, una inserzione online può spingere un utente a fare visita in negozio, dove tecniche di marketing in store, tipicamente offline, faranno il resto. Allo stesso modo, un’iniziativa offline può essere ripresa e pubblicata in rete, nella speranza che diventi virale. Insomma, vi è la possibilità di giocare con gli approcci inbound e outbound, come fossero due fasi della medesima strategia.

Le attività sono spesso più vicine al punto di conversione. Gli acquisti in larga parte vengono effettuati ancora nel mondo fisico, che è il campo prediletto del marketing offline. Dunque, quest’ultimo può agire in un momento molto vicino al punto di conversione.

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Tipi di marketing offline

Esistono molte tipologie di marketing offline, o per meglio macro strategie che non utilizzano i canali digital. Ecco una rapida panoramica. 

Outdoor marketing. Con questa espressione si intende il “classico marketing” condotto per mezzo di manifesti, locandine, volantini etc. 

Event marketing. Questa espressione comprende l’uso di eventi, propri o altrui, per promuovere la propria immagine o i propri prodotti. 

PR e media relation (sui media non digitali). Questa macro-strategia consiste nel “presenziare” nei media in maniera organica, ovvero facendo parlare di sé, in modo da raggiungere il proprio pubblico di riferimento.

Spot radio e tv. Categoria che non necessita di presentazione. Ancora molto efficace, se non altro a livello quantitativo, benché parecchio costosa.  

– In store marketing. E’ il complesso delle attività che punta a informare, persuadere e spingere all’acquisto le persone presenti in un negozio. Se realizzato con raziocinio e con il contributo di staff qualificato (hostess, steward, promoter) può risultare molto efficace.

Guerrilla marketing. Ebbene sì, la guerrilla è essenzialmente “offline”, benché possa viralizzare “on”. D’altronde, fa spesso uso degli spazi pubblici e prevede una interazione reale con il pubblico di riferimento, e non solo una mera ricerca di visibilità.

Come creare una strategia di marketing vincente

Fin qui, la teoria. Come si passa alla pratica? Come si crea una strategia di marketing offline vincente? Servirebbe un manuale per rispondere a questa domanda. Sicché ci limitiamo a fornire qualche consiglio utile, che comunque può fungere da base di partenza per una efficace elaborazione strategica.

Scegliere con chiarezza gli obiettivi. Può sembrare una banalità, ma è la fase più importante. Anche perché non basta porsi l’obiettivo dell’aumento delle vendite, è necessario andare più in profondità, stabilendo dei risultati attesi o auspicabili.

– Circoscrivere elementi fondamentali… E in maniera consequenziale. A partire dagli obiettivi, è necessario delineare come minimo il target, i canali da utilizzare e i tempi.

Fare parecchia attenzione al budget. Il marketing offline è potenzialmente molto più costoso di quello digital. Dunque, è bene profondere la massima attenzione nel delineare il budget e mettere in campo tutte le azioni necessarie per non sforarlo.

Dire no al fai da te. A certi livelli, vi è la convinzione che il marketing possa essere “imparato” in tempi brevi, e che quindi possa essere gestito in casa. Se le pretese sono minime, questo può essere possibile, se le pretese sono già “decenti” il rischio di fallimento, e di perdita di tempo, è estremamente alto.

Dunque, è bene affidarsi ad agenzie di marketing offline, magari di carattere marcatamente operativo. Agenzie come Hostess&Promoter. 

Noi di Hostess&Promoter siamo specializzati nel marketing in store, rispetto al quale forniamo uno staff preparato (promoter, hostess, steward) e mettiamo a disposizione strategie collaudate e vincenti. Siamo però specializzati anche nel marketing offline tout court, valorizzato da un approccio basato sull’ascolto e sul coinvolgimento diretto dei nostri clienti anche in fase di elaborazione strategica.