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Controllo qualità: perchè è meglio utilizzare una soluzione in outsourcing?

mistery shopper - Hostess e PromoterIl controllo qualità è un’attività nevralgica per qualsiasi impresa che voglia vendere dei prodotto o erogare dei servizi. La questione, però, è oggetto di alcuni pregiudizi, alcuni dei quali riguardano l’aspetto economico e il tema, molto spinoso, delle competenze. Dunque è bene fare luce, offrendo una panoramica breve ma esaustiva sul controllo di qualità ed esplorare un’alternativa particolare: il controllo qualità in outsourcing.

Cos’è il controllo qualità

Cosa si intende per controllo qualità? La lingua italiana viene in aiuto in questa fattispecie, dal momento che il significato del concetto è simile al significato letterale. Il controllo qualità è esattamente ciò che il nome suggerisce, almeno in parte. 

Per controllo qualità si intende, nell’immaginario collettivo, l’insieme di attività che permettono di verificare la qualità di un prodotto o di un servizio, ovvero il possesso di requisiti che ne certificano la conformità a degli standard prestabiliti. Questa, in realtà, è solo una delle aree di intervento. Gli ambiti, infatti, sono almeno tre. 

Qualità del prodotto o del servizio. Ovviamente, il “grosso” delle attività si concentra sui prodotti e sui servizi. D’altronde, la qualità dei prodotti e dei servizi incide sul rapporto tra la clientela e l’impresa, oltre che – nella peggiore delle ipotesi – sulle dinamiche legali. E’ ovvio: un prodotto o un servizio può essere difforme non solo rispetto ai requisiti che la stessa impresa ha stabilito, ma anche rispetto alla normativa vigente. Questi rischi, a dire il vero, riguardano soprattutto le realtà operanti nell’alimentare.

Qualità dei processi. Questo è un ambito che l’immaginario collettivo ignora quasi del tutto. Ebbene, il controllo qualità interessa anche e soprattutto i processi di produzione, le procedure di tipo gestionale etc. Può sembrare una questione interna, e in effetti in parte lo è. Tuttavia, se i processi e le procedure fanno difetto, la qualità dei prodotti e dei servizi rischia una compromissione più o meno grave. Senza contare le perdite economiche, che incidono dapprima sulla produttività e successivamente sullo stato patrimoniale di un’impresa. 

Rinnovo delle certificazioni. Anche questo è un ambito fondamentale, ma che spesso viene messo in secondo piano, quando si pensa al controllo qualità. Alcuni prodotti e servizi devono rispondere a standard di legge, il cui possesso è testimoniato da una certificazione ISO, con valenza comunitaria. Le certificazioni vanno rinnovate, certo con scadenze diverse. E qui entra in gioco l’attività di controllo qualità, che deve verificare il possesso dei requisiti in vista del rinnovo. Tra l’altro, in alcuni casi le procedure stesse di rinnovo sono in capo alle stesse figure che eseguono il controllo qualità.

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Perché la scelta dell’outsourcing

Il controllo di qualità dovrebbe essere gestito internamente o in outsourcing? La domanda sorge spontanea, alla luce della complessità delle attività che vi fanno capo, e dell’importanza che risiede nella gestione del business. 

In realtà, è facile rispondere. La migliore scelta consiste nella gestione  in outsourcing. I motivi sono intuibili… E numerosi.

L’impresa che produce o eroga servizi potrebbe non avere il know-how necessario. E’ impensabile che una qualsiasi impresa o realtà esegua il controllo qualità senza possedere alcuna competenza in merito. Tuttavia, un conto è gestire il controllo di qualità, altro paio di maniche è gestirlo bene. Ecco, è molto difficile che una impresa che opta per la gestione interna vanti competenze veramente avanzante in merito. E’ una questione di specializzazione, e che riguarda un’attività in qualche modo slegata dal modello di business. Da qui, la preferenza verso l’outsourcing.

Implementare un know-how sufficiente può costare molto. Formare delle professionalità capaci di eseguire un controllo di qualità vicino alla perfezione, o comunque realmente efficace, non è un’impresa difficile. E’ solo… Costosa. Dunque, il controllo di qualità in outsourcing, a parire di efficacia, costa decisamente meno, se si considera il periodo medio di ammortamento dei costi. 

Esistono imprese specializzate ad hoc. Gestire controllo di qualità in outsourcing è un’idea saggia in quanto esistono imprese ad hoc, nate e sviluppatesi esclusivamente a questo scopo. Dunque, si tratta di affidare un’attività fondamentale in termini economici e legali a degli esperti di comprovata esperienza. Il servizio, di norma, impone una spesa sostenibile, dunque non vi è un reale motivo per rinunciare a queste competenze e puntare alla gestione interna. La quale, come abbiamo visto, può avere dei risvolti negativi. 

Certo, esistono imprese ed imprese. A quale fare riferimento? Quali criteri privilegiare durante la fase di ricerca e di valutazione? 

Un’idea potrebbe essere quella di accorpare alcune esigenze, o per meglio dire soddisfarle in blocco. Si tratta di prendere due piccioni come una fava. Come fare? Ebbene, esistono agenzie specializzate nel controllo qualità, e non solo. D’altronde, la verifica della qualità che, ricordiamolo, riguarda non solo i prodotti e i servizi, ma anche i processi, è comunque attigua/preliminare all’implementazione di azioni di marketing, soprattutto operativo.

Da qui, la tendenza di alcune agenzie di marketing operativo di offrire, oltre ai servizi legati a questo tipo di marketing, anche un servizio di controllo di qualità in outsourcing. Hostess&Promoter è tra queste. La nostra agenzia profonde impegno e competenze in entrambe le attività, favorendo il successo delle imprese e migliorando la loro immagine nei confronti della clientela di riferimento. 

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