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Field marketing ai tempi dell’ e-commerce, cosa cambia


Questa foto è stata scattata prima del Covid-19

Field marketing o e-commerce? I due concetti sembrano in netta contrapposizione. In realtà possono coesistere e anzi prosperare uno grazie all’altro. Certo, affinché ciò accada è necessario cambiare il proprio approccio al field marketing, renderlo più moderno e coerente con i cambiamenti che hanno interessato i comportamenti dei consumatori.

In questa guida facciamo il punto sul rapporto tra field marketing ed e-commerce, illustrando in seconda battuta le caratteristiche che dovrebbe possedere un’attività di field marketing “moderna”, efficace nonostante l’apparente predominio del digitale. 

Cos’è il field marketing

Prima di parlare del rapporto tra field marketing ed e-commerce dobbiamo intenderci sul significato di field marketing.

In un certo senso, il nome è esplicativo. Si tratta infatti di marketing sul campo, che presenta una fortissima componente operativa.

In buona sostanza, field marketing è tutto ciò che prevede un contatto diretto tra brand e cliente. Un contatto diretto e reale, face to face, di persona.

Ovviamente, il field marketing vive di professionalità in grado di impersonare il brand, che possano dunque interagire con i potenziali clienti: hostess, promoter, brand ambassador e via discorrendo.

Le attività del field marketing sono numerose. Possono avere luogo negli store, alle ferie, agli eventi, persino “per strada”. In ogni caso, l’interazione punta dapprima a creare un contatto brand-potenziale cliente, in modo che quest’ultimo acceda al mondo valoriale del primo, e in secondo luogo a persuaderlo a compiere un’azione. Se possibile l’acquisto, altrimenti la cessione di un contatto.

Gli “strumenti” del field marketing sono altrettanto numerosi. Si va dalla prova prodotto, magari previa cessione di un campioncino, alle brochure e agli opuscoli. Anche il design può essere considerato uno strumento, in quanto stand, isole promozionali ed espositori possono comunicare e rafforzare il discorso portato avanti da chi in quel momento sta impersonando il brand. 

Field marketing ed e-commerce: una falsa diatriba

Il field marketing così descritto sembra quanto mai distante dalle dinamiche digitali. Anzi, appare connesso con un approccio primordiale, fatto più di parole e comunicazione gestuale che di supporti audiovisivi. In realtà, quando si fa riferimento al field marketing si parla anche di psicologia, di scienze del comportamento, finanche di neurolinguistiche. Il field marketing è dunque una disciplina più avanzata e complessa di quanto sembra. 

Soprattutto, è una disciplina in grado di adattarsi alla modernità e allo stesso tempo preservare principi, prassi, obiettivi.

Eh sì, può adattarsi anche a un mondo dominato (all’apparenza) dal digitale. Di conseguenza, parlare di diatriba, quasi come se il marketing online e il field marketing fossero autoescludenti è fuori luogo. Peggio ancora, è controproducente

Ovviamente, occorre cambiare il proprio approccio al field marketing. Anzi, assecondare cambiamenti che sono già avvenuti. .

Questa foto è stata scattata prima del Covid-19

Come modernizzare il field marketing

“Cedere” al cambiamento significa modernizzare. Ciò vale soprattutto per un’attività come il field marketing, che alcuni continuano ad ancorare alle vecchie dinamiche.

Ecco le caratteristiche di un field marketing moderno, al passo con i cambiamenti.. 

  • Un approccio più smart e rapido. La comunicazione digitale, e dunque anche l’uso degli e-commerce, ha educato le persone alla velocità. Oggi ci si aspetta che un servizio sia rapido, e che lo sia soprattutto quando di mezzo c’è una qualche forma di interazione. Dunque, le attività di field marketing devono adottare un approccio più brillante, veloce, che possa permettere al promoter di turno di arrivare al sodo. Il tutto senza essere invadenti o peggio ancora aggressivi. Una quadra difficile da trovare, ma non impossibile. 
  • La coerenza prima di tutto. Lo stile di consumo è cambiato. Le persone si spostano in continuazione dal digitale al mondo fisico. Lo fanno con estrema fluidità, senza avvertire lo stacco. Dunque, si aspettano una certa continuità anche quando interagiscono con il brand. Da qui la necessità di mantenere una certa coerenza tra le azioni di marketing sul campo e le azioni di marketing online. La parola d’ordine è “coerenza”.
  • La creazione di rimandi e l’integrazione offline-online. La continuità si gioca quindi anche su un altro terreno, quello dell’effettiva fruizione dei servizi, siano anch’essi informativi. Chi svolge un’attività di field marketing deve rimandare ai touchpoint online. Chi gestisce i touch online deve poter rimandare ad attività face-to-face. Organizzare questo passaggio non è semplice, ma deve apparire tale agli occhi del consumatore. Per farlo, è necessario modificare radicalmente le strategie di field marketing.

Come modernizzare le proprie attività di field marketing

E’ possibile assecondare i cambiamenti in tema di field marketing? Ovviamente sì. E’ facile? Purtroppo no. Occorre conoscere le ultime tendenze del marketing online e le dinamiche essenziali del marketing operativo. E’ necessario fare la quadra tra due approcci che nascono distanti e creare percorsi coerenti. Soprattutto, è bene non cedere all’improvvisazione e rivolgersi ad esperti. Per esempio, a un’agenzia di marketing operativo.

Perché no, a noi di Hostess & Promoter. 

Siamo aggiornati alle ultime tendenze, anzi le viviamo in prima persona sviluppando strategie e prassi che mostrano la loro efficacia sul campo. Forniamo ai nostri clienti il necessario per efficientare le proprie attività di marketing operativo, field marketing compreso. Offriamo figure di grande esperienza, in grado di interpretare da un lato lo spirito del brand, e dall’altro le necessità e le attese dei potenziali clienti.

Se dunque non vuoi rinunciare alle tue attività di field marketing, anzi vuoi renderle al passo con i tempi e veramente efficace, non ti rimane che contattarci. 

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