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7 Esempi di Temporary Store di Successo

Esempi temporary store - hostess e promoter per MotoGP
Foto di Alcamarketing, Temporary Store, Hostess e Promoter per MotoGP

I temporary store, noti anche come pop up store o temporary shop, sono strumenti di marketing temporaneo estremamente popolari. 

Allestiti per un periodo di tempo limitato, in location strategiche e ad alto traffico, i pop up store stanno riscuotendo un enorme successo. Sia perché capaci di offrire un’esperienza unica e coinvolgente, attraendo un pubblico eterogeneo. Ma anche perché, per le aziende, il temporary shop rappresenta una soluzione flessibile e a basso rischio.

Scopriamo 7 esempi di temporary store e i consigli per aprirne uno.

I casi d’uso dei Temporary Store per un’azienda 

Il lancio di un temporary store può garantire importanti vantaggi al brand. Questo tipo di store, per sua stessa natura, si fonda su due principi essenziali per il marketing contemporaneo: la scarsità e l’urgenza. I prodotti, in serie limitata e disponibili per un periodo di tempo ristretto, verranno considerati più appetibili dal cliente che sarà più incentivato a concludere subito l’acquisto. 

Un temporary store offre benefici interessanti alle aziende, poiché permette di:

  • creare attesa riguardo un prodotto o rivendere articoli in edizione limitata;
  • valutare il potenziale di mercato di un prodotto o di un’idea, evitando di dover investire budget importanti;
  • aumentare la brand awareness grazie al marketing esperienziale;
  • rafforzare la brand loyalty mediante un’esperienza d’acquisto imparagonabile;
  • trasformare i clienti in brand advocate

È importante precisare che il modello del pop up store, nonostante gli importanti vantaggi, difficilmente ripagherà in modo indipendente gli sforzi: necessarie, infatti, saranno le attività di promozione e marketing ad esso collegate. Inoltre, l’orizzonte di interpretazione del risultato dovrà essere a medio termine e tenere in considerazione i benefit ottenuti anche oltre la data di termine del progetto. 

I casi d’uso e le finalità di un temporary store comprendono:

  • lancio di nuovi prodotti, creando un’atmosfera di esclusività e urgenza capace di generare un buzz immediato intorno al brand;
  • creare partecipazione attorno a un evento, durante il quale un temporary store può aumentare l’atmosfera di festa;
  • attirare nuovi clienti in negozio, incuriosendo il pubblico e raggiungendo un target più ampio;
  • valutare nuovi mercati in modo flessibile e a basso rischio, proponendo idee e testando la loro efficacia;
  • promuovere la brand awareness, comunicando i valori del brand in modo creativo e stabilendo un legame emotivo con gli utenti;
  • creare engagement mediante l’interazione diretta con il pubblico;
  • raccogliere dati sui consumatori, utili per ottimizzare le strategie di marketing;
  • aumentare la visibilità e la popolarità del brand, con un conseguente miglioramento della reputazione aziendale e un aumento delle vendite;
  • aprire il brand a nuovi canali, in particolar modo al canale fisico per tutti i marchi che nascono online;
  • far conoscere il brand a utenti nuovi, a un target abituato a vivere gli store fisici piuttosto che a utenti che acquistano più frequentemente su e-commerce e store online;
  • inaugurare il commercio in nuove aree, dove ad esempio non esiste un negozio fisico. 

Esempi di Temporary Store di Successo 

Scopriamo alcuni dei migliori esempi di temporary store da cui trarre ispirazione.

1. MotoGP

L’apertura del temporary store mirava, strategicamente, a creare un’interazione diretta con i fan del MotoGP, all’interno di un contesto adrenalinico e coinvolgente. Oltre 15 stand allestiti durante le tappe del MotoGP. Presso i temporary shop, il personale specializzato si occupava della vendita di merchandising ufficiale per i piloti del campionato. Un progetto che ha coinvolto un pubblico appassionato, rafforzando la reputazione del brand grazie a un’esperienza immersiva e a un canale di vendita efficace. 

2. Il trono di spade

HBO ha allestito un temporary store a Toronto in occasione del lancio della quinta stagione della famosa serie tv. Il pop up store proponeva merchandising di diverso genere, suggestionando il visitatore mediante un allestimento dall’alto impatto. All’ingresso, infatti, l’utente veniva accolto da un puzzle-mappa geografica 4D di Westeros. All’interno dello store era presente una riproduzione a grandezza naturale del Trono di Spade: essa aveva lo scopo di spingere il pubblico a scattare fotografie, pubblicandole e condividendole sui social e dando ancora più risonanza all’iniziativa.

3. Harry Potter Yule Ball

All’interno della splendida cornice del Museo della Scienza di Milano, nel 2022 si è tenuto l’immersivo spettacolo dello Yule Ball in tema Harry Potter. Il temporary store tematico era parte integrante dell’esperienza offerta all’utente. Lo staff impersonava un ruolo, rispecchiando i caratteri del tema, rendendo immersiva e coinvolgente l’esperienza di acquisto del consumatore. 

4. Nike SNKRS 

Un altro degli esempi di temporary store di successo coinvolge uno dei brand più conosciuti al mondo: parliamo di Nike. Il pop up store inaugurato nel 2019 ad Atlanta era dedicato ai fan dell’applicazione Nike SNKRS. L’utilizzo della tecnologia di geofencing ha permesso al brand di inviare una notifica push agli utenti situati entro 25 miglia dallo store, offrendogli l’opportunità di acquistare scarpe Nike in edizione limitata. Accanto al merchandising, all’interno dello store era presente un distributore automatico di accessori gratuiti ispirati al mondo SNKRS. L’utente poteva attivare il distributore grazie al QR Code generato dall’app.

5. Nuncas

Il temporary store on tour, con container di presentazione e vendita prodotti, rappresentava una vetrina interessante per il brand. Oltre 50 i prodotti in esposizione, all’interno di un pop up store ad alto impatto e situato nelle vie più trafficate delle 6 città coinvolte. Presso gli store venivano effettuate dimostrazioni pratiche dell’efficacia dei prodotti: ciò ha contribuito a rafforzare la brand awareness.

6. Paka Apparel

Tre mesi dopo l’inizio della pandemia di Covid-19, il fondatore del brand ha avviato un tour insieme ai suoi due alpaca (il brand rivende capi d’abbigliamento realizzati in lana di alpaca). Un’interpretazione alternativa e creativa del classico pop up store, in quanto il titolare del brand portava con sé un sistema POS e carte regalo intagliate nel legno, utili per l’acquisto online sul sito. Non commercializzava prodotti fisici: l’esperienza offerta riguardava esclusivamente l’incontro con gli alpaca

7. Bose

Esempi Temporary store - hostess e promoter per Bose
Foto di Alcamarketing, Temporary Store, Hostess e Promoter per Bose

Bose ha scelto di allestire un temporary store presso il Media World di Milano Certosa. L’obiettivo era quello di lanciare i nuovi occhiali smart, all’interno di una vetrina accattivante e suggestiva. Il progetto ha portato a un aumento dell’80% delle vendite in loco, grazie a un format di retailtainment e attività di social engagement. 

Come progettare un Temporary Store 

Esempi temporary store Hostess e Promoter per Nuncas
Foto di Alcamarketing, Temporary Store, Hostess e Promoter per Nuncas

Come aprire un temporary store di successo? Seguendo alcuni consigli e best practice:

  • definire gli obiettivi (aumento delle vendite, incremento della visibilità o della reputazione del brand, aumento dell’engagement o altro);
  • scegliere una location strategica. Strade ad alto traffico, situate nel cuore delle città interessate o lungo le vie dello shopping;
  • progettare un mockup che garantisca un layout accattivante, capace di esporre i prodotti in modo efficace, creando un’atmosfera invitante; 
  • promuovere il pop up store attraverso canali di marketing appropriati, offrendo al tempo stesso un’esperienza di pagamento fluida;
  • sottoscrivere un contratto di locazione a uso transitorio per l’affitto dei locali, considerando le reali necessità; 
  • rispettare gli adempimenti burocratici. Occorre distinguere il temporary store sulla base della durata di apertura. Fino a 30 giorni all’anno, infatti, l’attività viene considerata “occasionale” e non è necessaria l’iscrizione al Registro delle Imprese (ma è indispensabile aprire la partita IVA e comunicare al Comune di riferimento l’avvio delle attività). Per pop up store aperti oltre 30 giorni all’anno, occorre aprire la partita IVA, iscrivere l’attività alla gestione commercianti dell’INPS e al Registro delle Imprese, e infine inviare la SCIA (Comunicazione Certificata di Inizio Attività) e la comunicazione di inizio attività alla Camera di Commercio;
  • scegliere un servizio in outsourcing, affidando la realizzazione del temporary store a un’agenzia di field marketing specializzata. 

Hostess&Promoter si occupa da oltre 10 anni della selezione delle location, della richiesta di permessi e documentazione, della selezione e formazione dei profili professionali, del merchandising, della personalizzazione del materiale promozionale, dell’ideazione delle roadmap (temporary tour), della logistica e della reportistica digitale. Contatta ora Hostess&Promoter per iniziare, subito, a raggiungere i tuoi obiettivi di business mediante un temporary store di successo!