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Street marketing: quali permessi sono necessari nel 2021 per una promozione outdoor?

Questa foto è stata scattata prima del Covid 19

Lo street marketing è una branca del marketing che punta a rompere gli schemi, ad andare oltre le tecniche ordinarie e stimolare interazioni brand-prodotto-potenziale cliente più profonde, persino più genuino.

Dal punto di vista di chi fruisce lo street marketing, l’esperienza può risultare immediata e appagante. Questa immediatezza è però frutto di un lavoro certosino, che mira a coniugare creatività e strategia, ingegnosità ed evidenze tecniche. 

E’ anche frutto di un certo percorso burocratico che il brand deve giocoforza intraprendere per poter praticare lo street marketing. Il tema, infatti, si intreccia con quello relativo ai permessi. Di certo, non la parte più entusiasmante del processo, ma comunque imprescindibile. Ne parliamo qui.

Cos’è lo street marketing e perché può essere efficace

Prima di addentrarci nell’argomento burocratico, è bene fare una panoramica sullo street marketing. Cos’è veramente? Perché va praticato?

In buona sostanza, lo street marketing è quell’insieme di tecniche che puntano all’interazione tra brand e potenziale cliente attraverso degli allestimenti “creativi” e fuori dall’ordinario installati in strada, nelle vie di pubblico transito. In un certo senso, può essere considerato come un sottotipo del guerrilla marketing. Con quest’ultimo termine, infatti, si intendono le tecniche di marketing creative e disruptive, che vanno ben oltre l’uso dei media tradizionali e digitali. Con il termine street marketing si intende la sua espressione “su strada”.

Quali sono i vantaggi dello street marketing? Ce ne sono almeno quattro.

  • Viene inteso come esperienza anziché come pubblicità. Il potenziale cliente in un certo senso “vive” il brand, interagisce con esso in senso fisico o come minimo spaziale. Dunque, ha la sensazione di partecipare a un’esperienza, più che essere sottoposto a un contenuto pubblicitario. Ciò lo ben dispone e gli restituisce una sensazione di piacere o comunque di curiosità che, di norma, non vive mentre fruisce i classici spot, advertising etc. 
  • Aumenta la brand awareness e la brand memorability. Dal punto di vista cognitivo, l’essere umano tende a ricordare un evento quando sono coinvolti più sensi. E’ quanto accade nello street marketing, rispetto alla pubblicità tradizionale e persino digitale. Di conseguenza, il potenziale cliente ricorderà più a lungo e più approfonditamente il brand. 
  • Considera il potenziale cliente come un soggetto attivo e non passivo. Nella stragrande maggioranza dei casi, il potenziale cliente “soggetto” a un’azione di street marketing partecipa attivamente alla stessa. In genere, è richiesto di compiere una certa attività, specifici gesti al fine di scoprire il messaggio (fosse anche seguire degli sticker attaccati al suolo). Ciò aumenta il coinvolgimento e, di conseguenza, il tasso di conversione.
  • Differenzia il brand dalla concorrenza. Questo punto è pleonastico. Lo street marketing è una questione di creatività, dunque giocoforza impone una differenziazione totale rispetto alla concorrenza. E’ improbabile che due campagne di street marketing di due brand diversi possano avere granché in comune.

Requisiti per un buon street marketing

Si fa presto a dire street marketing. In realtà, affinché una campagna vada a buon fine o possa essere giudicata almeno decente, è necessario che rispetti alcuni requisiti.

  • Individuare la giusta “strada”. La location, se così si può chiamare, è fondamentale. E’ bene che lo spazio esterno che fa da sfondo alla campagna venga frequentato da persone prevalentemente simili al proprio target. Più facile a dirsi che a farsi, dal momento che la strada è per definizione a disposizione di tutti. 
  • Coniugare creatività ed efficacia. La creatività è un requisito fondamentale, ma non va dimenticato lo scopo ultimo di qualsiasi campagna di marketing, e anche di quelle “street”: enunciare un messaggio coerente con l’identità del brand e in linea con le altre attività, e che stimoli in maniera diretta o indiretta alle vendite.
  • Provvedere agli obblighi legali, burocratici, amministrativi. Questo non è un certamente un passaggio entusiasmante, ma va effettuato con estrema perizia.

Questa foto è stata scattata prima del Covid 19

Quali permessi per lo street marketing 

Dunque, quali sono i permessi necessari per praticare lo street marketing? Di base, non sono poi molti, almeno se si intende lo street marketing nella sua forma base. In ogni caso, la mole di “scartoffie” dipende dalla tipologia di campagna.

Richiesta di occupazione suolo pubblico. E’ il permesso che non può mai mancare, che deve contraddistinguere tutte le campagne di street marketing, la conditio sine qua non che permette di operare nella legalità. La richiesta va inoltrate nel Comune, sebbene la pratica venga gestita in genere dalla polizia municipale. La normativa cambia da città a città ma in linea di massima la richiesta è obbligatoria per qualsiasi allestimento a terra che occupi suolo pubblico per più di un metro quadro, a prescindere dalla durata. 

Distribuzione materiale. E’ necessaria qualora l’esperienza di street marketing prevede la ricezione di materiale quali depliant, volantini etc. (un’eventualità non troppo frequente). Di base, è il permesso più semplice da ottenere. 

Somministrazione cibi e bevande. E’ una licenza, più che un permesso. E’ necessaria, ovviamente, solo se la campagna prevede la somministrazione di bevande o prodotti alimentari (eventualità frequente se per esempio il brand opera in quel settore). Il responsabile designato alla gestione della somministrazione di bevande e prodotti alimentari deve possedere la cosiddetta SAB. In genere, la si ottiene a seguito di un breve corso. E’ limitata ai soli prodotti preconfezionati. 

HACCP. Di nuovo, si tratta di una licenza più che un permesso. Essa consente di somministrare cibi e bevande preparati in loco, altra eventualità che può riguardare lo street marketing. Si tratta di una licenza che riguarda il mondo della ristorazione (e lo stesso si può dire della SAB). 

Perché optare per un’agenzia di marketing operativo

Dunque, lo street marketing non è solo una questione di creatività e di competenze relative al marketing. E’ anche una questione organizzativa e burocratica. Ciò complica ulteriormente la vita a chi si vuole approcciare allo street marketing in maniera autonoma, operando in prima persona per il proprio brand. 

Non la migliore delle decisioni, se non si possiedono specifiche competenze.

Il consiglio, infatti, è di affidarsi alle agenzie di marketing operativo esperte nello street marketing, nel guerrilla marketing, insomma nelle tecniche di marketing più operative

Noi di Hostess&Promoter siamo tra queste. Anzi, oltre a curare la parte di organizzazione ed esecuzione, ci occupiamo anche delle pratiche burocratiche, in modo da fornire al cliente un servizio tutto incluso e permettergli di beneficiare dei frutti dello street marketing in perfetta comodità.

Se vuoi saperne di più sui nostri lavori di street marketing visita la sezione dei case history!

 

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