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Scopri di più sul covid manager una figura fondamentale nell’organizzazione di eventi nel 2021

Il covid manager è una delle tante novità che il legislatore ha predisposto per contenere il contagio. Come al solito, si sono accumulati pregiudizi, fraintendimenti, fake news. Questi hanno generato confusione, creato apprensione – soprattutto in chi deve organizzare eventi, ricevimenti e cerimonie – rendendo paradossalmente ancora più complicata la ripresa delle attività. 

E’ dunque necessario fare il punto sul covid manager, soprattutto in una prospettiva di organizzazione degli eventi.

Il covid manager è obbligatorio?

Prima di descrivere la figura del covid manager e spiegare cosa realmente faccia, i suoi compiti, le sue responsabilità etc. è bene operare una precisazione circa il tema dell’obbligatorietà. In parole povere, è bene rispondere alla domanda: la presenza del covid manager è obbligatoria? La risposta è… Nì.

O, per meglio dire, lo è solo in specifiche situazioni e in contesti circoscritti. Per esempio, è necessario nominare e farsi assistere dal covid manager in tutte le attività scolastiche. Dunque, i referenti scolastici devono nominare il covid manager,  e rispettare le sue disposizioni.

Il covid manager è necessario anche in ambito assistenziale e sanitario. Tutte le attività in cui si svolgono terapie o si eroga assistenza di qualsiasi tipo devono essere supportate da un covid manager.

Checché se ne dica, il covid manager non è obbligatorio né per le attività lavorative né per gli eventi, siano essi di natura privata, come ricevimenti post-funzione religiosa (matrimoni, comunioni, battesimi etc.) né pubblica/commerciale.

Ciò non significa che si possa liquidare la questione come uno dei tanti strumenti facoltativi che sono stati varati in questo anno. Anche perché la figura del covid manager è estremamente utile.

 Non obbligatoria quindi, ma spesso necessaria. Il motivo è semplice: mette al riparo chi organizza un qualsiasi evento dal mancato rispetto delle regole, il quale porta sempre a problematiche di tipo legale o economico (sanzioni e multe).

Dunque, tutto sommato, la questione dell’obbligatorietà si svuota dell’importanza che gli è stata assegnata fino a questo momento.

Chi è il covid manager e cosa fa

Detto ciò, possiamo fornire una panoramica dei compiti che questa importante figura ricopre. Insomma, possiamo rispondere alla domanda: cosa fa il covid manager?

  • Verifica il rispetto della segnaletica finalizzata al distanziamento fisico (banalmente, i percorsi separati di entrata e uscita).
  • Verifica che le barriere in plexiglas installate in luoghi specifici (casse, banconi etc.) siano a norma.
  • Verifica la presenza di dispenser di igienizzante.
  • Stimola il rispetto da parte dei partecipanti delle norme di prevenzione, come per esempio l’obbligo di indossare la mascherina.
  • Conserva l’elenco dei partecipanti per i 14 giorni previsti dalla legge (necessario per il contact tracing),
  • Si assicura che i partecipanti rispettino i requisiti di accesso, laddove previsti. Il riferimento è ovviamente alle situazioni in cui la partecipazione è vincolata al possesso del Green Pass che, ricordiamolo, viene rilasciato se almeno uno di questi requisiti è soddisfatto: vaccinazione, tampone recente, guarigione dalla malattia.

Come la presenza del covid manager impatterà sulle esperienze

Insomma, i compiti del covid manager sono vari. E’ lecito dunque chiedersi se la sua presenza in qualche modo inciderà sull’esperienza, ovvero se comprometterà l’esito degli eventi. Una domanda non da poco, soprattutto in riferimento a quelle situazioni in cui il grado di soddisfazione dei partecipanti presenta dei risvolti – per così dire – economici

Stiamo pensando a tutti quegli eventi organizzati con finalità di marketing e comunicazione, come possono essere – per esempio – i RoadShow.

Ovviamente nessuno ha la sfera di cristallo, ma è lecito supporre che no, l’esperienza non cambierà poi molto. I motivi sono due. In primis, perché in fin dei conti le attività del covid manager sono discrete, e l’interazione con i partecipanti dovrebbe essere ridotta al minimo. In secondo luogo, tali attività fanno riferimento alle misure di sicurezza che tutti noi abbiamo imparato a rispettare, e che rispettiamo ogni giorno. 

Nessuno, oggi come oggi, si scandalizza per la necessità di indossare una mascherina, lavarsi le mani presso un dispenser, rispettare una fila un po’ più estesa o uscire da un luogo seguendo un percorso diverso da quello di entrata.

Perché rivolgersi a un’agenzia di marketing operativo

Come abbiamo visto, la presenza del covid manager non è obbligatorio, ma altamente consigliata. Di norma non dovrebbe intralciare l’organizzazione e la conduzione degli eventi. Appunto, di norma. In realtà, c’è sempre il rischio che una certa interferenza possa verificarsi, rendendo l’evento più “pesante” e meno “naturale” di quanto auspicato.

Per questo motivo, è bene profondere ancora più energie e competenze nell’organizzazione degli eventi, proprio per mettere a punto anche questo aspetto. Una necessità, questa, che potrebbe dare qualche grattacapo.

Un motivo in più per affidarsi a un’agenzia di marketing operativo. Se il ricorso alle agenzie è caldamente consigliato sempre e comunque, lo è ancora di più in questo periodo convulso. Se ne guadagna in efficacia, serenità e sicurezza.

Hostess&Promoter è una delle agenzie di marketing operativo più attrezzate per organizzare gli eventi in periodo covid e post-covid. Abbiamo maturato tantissima esperienza nel corso degli anni, e abbiamo ulteriormente perfezionato il nostro know-how in questi ultimi quattordici mesi. Siamo in grado di organizzare eventi in grado di rispondere alle esigenze di marketing e di intrattenimento, facilitando al contempo il rispetto degli obblighi e delle esigenze lato sicurezza. 

 

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